RISARCIMENTO SINISTRI
zero Anticipo Spese
CHIAMA 800689563
Sei vittima di un grave errore medico?
Ottenere il giusto risarcimento è un tuo diritto!
Crediamo nei tuoi diritti
Servizio risarcimenti malasanità
L’attività dei nostri professionisti viene interamente finanziata dalla nostra società.
consulenza e gestione legale
GRATUITA
GMP garantisce un servizio altamente qualificato gestendo per i propri clienti
le collaborazioni attive con tecnici e professionisti che operano nel settore
per il raggiungimento di un adeguato indennizzo.
Ha più valore la testimonianza o il verbale?
In caso di incidente stradale, chi riporta delle ferite ha diritto a chiedere il risarcimento del danno, a meno che abbia fatto tutto da solo e non abbia una polizza kasko a copertura di qualsiasi eventualità. Si tratta del cosiddetto danno non patrimoniale che viene riconosciuto ai passeggeri delle auto e al conducente che non ha avuto la colpa del sinistro.
Non mancano mai i soggetti in malafede che cercano di ottenere il più possibile dall’assicurazione, anche barando, quando rimangono vittime di un sinistro stradale.
Le regole per riconoscere l’entità di un risarcimento sono diventate quindi nel tempo divenute più severe, e comprendono la richiesta di prove inconfutabili.
Si potrebbe infatti pensare che in caso di sinistro la “prova regina” sia quella rilasciata dal testimone che abbia assistito alla dinamica e riferisca la propria versione dei fatti, ma non è così (o almeno non sempre)! Una recente ordinanza della Cassazione ha identificato un altro tipo di prova che può superare quella del testimone oculare quando si tratta di stabilire il danno fisico riportato nell’incidente.
Si ponga il caso del passeggero di un’auto coinvolta in un incidente stradale che riporti delle lesioni: dei testimoni oculari riferiscono condizioni serie, con ferite e sangue dappertutto, ma il verbale redatto dal personale del Pronto Soccorso ridimensiona notevolmente la situazione. Quale delle due versioni ha maggiore peso per l’assicurazione? Cosa dimostra il danno ai fini del risarcimento?
In una recente ordinanza, la Cassazione stabilisce che un referto medico vale più di una testimonianza diretta, e può anzi anche smentirla! La Suprema Corte premette che spetta al giudice di merito decidere sulla questione in base al peso delle testimonianze depositate, precisando anche che il referto di un medico del Pronto soccorso, firmato in qualità di pubblico ufficiale, fa fede come prova legale anche se contraddice in parte quello che è stato dichiarato da chi ha assistito al sinistro.
Un verbale di Pronto Soccorso fa quindi fede della provenienza dal pubblico ufficiale che lo ha redatto e firmato e delle dichiarazioni che il medico ha reso, anche se non è efficace sui fatti non citati nel documento.
Cosa significa quanto sopra? Che ai fini del risarcimento assicurativo, in caso di versioni contraddittorie sulle lesioni riportate da un soggetto incidentato, il valore del verbale medico ha maggior peso di quello del racconto dei testimoni oculari.
_________________________________________
Dal 1965 GMP si occupa di gestione e risarcimento sinistri.
Hai bisogno di assistenza?
Chiamaci al Numero Verde 800 689 563
Scrivici Su WhatsApp