Il caso: parte in Italia la prima azione di risarcimento per danni permanenti da vaccinazione anti-Covid. Ad avviarla il Codacons, per conto di un cittadino romano di 46 anni che, poco dopo la somministrazione del vaccino, è stato colpito da ictus che ha portato a ricovero urgente in ospedale, dove tuttora il paziente risulta in terapia.
Il soggetto si è sottoposto il 6 Agosto scorso alla somministrazione del vaccino Johnson&Johnson presso una farmacia della capitale e iniziando dopo poche ore ad accusare i primi malori tra cui dolore al braccio e una paresi sul lato sinistro del viso in prossimità della bocca che gli impediva di parlare correttamente, perdendo in ultimo i sensi.
Il cittadino è stato dunque portato d’urgenza al Pronto Soccorso del S. Eugenio dove gli è stato diagnosticato un ictus cerebrale ischemico a carico dell’emisfero destro. Ad oggi il paziente è ricoverato in fase di riabilitazione neuromotoria presentando una difficoltà deambulatoria, linguaggio parzialmente disartrico, una deviazione verso destra della rima buccale ed un profondo stato astenico. La perizia medica conferma come la circostanza della procedura vaccinale possa avere rappresentato il ‘primum movens’ di un episodio tromboembolico nel soggetto sano, non anziano e privo di importanti ed evidenti fattori di rischio.
Il Codacons ha duque avviato un’azione risarcitoria presentando formale richiesta di indennizzo, ai sensi della legge 210/92 che riconosce un risarcimento ai cittadini vittime di danni da vaccinazione, alla Asl Rm2 e al ministero della Salute, allegando tutta la documentazione medica. Nel caso di rifiuto a riconoscere l’indennizzo previsto dalla normativa, scatterà una formale causa in tribunale contro il ministero della Salute per far ottenere al cittadino danneggiato dal vaccino il risarcimento cui ha diritto.
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